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Una frazione dell'acqua presente nel suolo può tornare all'atmosfera per evaporazione, un'altra può essere assorbita dalle piante e ritornare poi all'atmosfera tramite la traspirazione; una piccola parte viene utilizzata per la fotosintesi. L'acqua che si infiltra nel sottosuolo costituisce riserve sotterranee, le falde acquifere. L'acqua sotterranea si muove come le acque di superficie, ma molto più lentamente; dai punti in cui penetra a quelli in cui riaffiora nei letti fluviali o nelle sorgenti o nei bassi fondali marini. L'acqua, nel ciclo, conserva sempre la sua forma chimica (acqua e le sue proprietà).
Infiltrazione La presenza dell'acqua nel sottosuolo è legata alla permeabilità delle formazioni rocciose che l'acqua incontra nel suo cammino verso il basso; tale permeabilità dipende dalla porosità macroscopica e microscopica, e da eventuali fessurazioni. Il percorso pressoché verticale delle acque attraverso materiali permeabili si interrompe quando la via viene sbarrata da rocce impermeabili. In tal caso le acque possono accumularsi nelle sovrastanti unità litologiche permeabili, dette acquiferi, riempiendone le cavità. Si formano così le falde_acquifere sotterranee che costituiscono il maggiore serbatoio di acqua dolce sulla terra (il 97,7% del totale delle acque dolci; laghi e fiumi contribuiscono con solo il 2,3%).
Falde acquifere
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